mercoledì 15 gennaio 2020

Phenomena (1985)

Film diretto da Dario Argento nel 1985, dopo il famoso Suspiria, con una giovanissima Jennifer Connelly al suo primo ruolo da protagonista, racconta la storia di una ragazza di nome Jennifer (sì, proprio come la stessa attrice) vegetariana e che ama gli insetti, figlia di un famoso attore hollywoodiano che parte in Svizzera per frequentare un collegio femminile, nella zona però si aggira un misterioso serial killer interessato ad uccidere ragazze molto giovani. Jennifer a causa dei suoi sonnambulismi finirà inconsapevolmente di fronte alla scena dell'ennesimo omicidio, sconvolta finirà per perdersi nei boschi dove una dolcissima scimmia la porterà in salvo a casa del suo padrone, il professor Mcgregor, un famoso entomologo che studia gli insetti per aiutare l'FBI a risolvere il caso. Lo studio degli insetti che si formano nella putrefazione delle vittime diventano uno strumento di indagine fondamentale per capire quando l'omicidio è stato commesso.

Gli insetti mangiatori di cadaveri si dividono in 8 gruppi. Gli 8 gruppi si susseguono l'uno all'altro, e ognuno si insedia in un momento preciso, con dei tempi specifici. Noi gli chiamiamo gli 8 squadroni della morte. Il primo è quello dalla mosca vulgaris che deposita le larve nel cadavere in putrefazione. Ogni squadrone soggiorna 15 giorni. 15 giorni moltiplicato per 8. Quattro mesi.
Jennifer e il professore capiranno di nutrire lo stesso amore per gli insetti e stringeranno una preziosa amicizia. Ma ben presto il professore si accorgerà che il legame che Jennifer ha con gli insetti ha una natura molto più profonda di quello di un semplice osservatore biofilo, la ragazza gli rivelerà che è stata una lucciola a portarla sulle tracce di un guanto che ha perso il serial killer. Gli insetti è come se comunicassero telepaticamente con lei.

Nell'antica Grecia la farfalla veniva chiamata Psiche, la parola aveva due significati sia farfalla che anima. Perché questa associazione tra un insetto e l'animo umano? Forse perché i  misteri di entrambi sono tanti e incomprensibili.
Solo il professor Mcgregor prenderà sul serio le confessioni della ragazza. Nel collegio le insegnanti e le compagne guarderanno con sospetto i comportamenti di Jennifer, inizialmente portandola da un medico per capire la natura del suo sonnambulismo, poi deridendola e bullizzandola dopo aver scoperto le lettere scritte a suo padre dove tenta di spiegargli gli avvenimenti terribili accaduti con l'incontro del serial killer e il suo un legame straordinario con gli insetti. Ed è qui che, in una delle scene più belle e iconiche del film, Jennifer ormai in lacrime risponde agli scherni sempre più violenti delle compagne (che fingono beffardamente di essere i suoi insetti che la adorano), con il suo"amore" per loro. Così improvvisamente un'enorme manto oscuro di insetti invade l'edificio del collegio rispondendo al "richiamo d'amore" di Jennifer, terrorizzando tutti i presenti. La bellezza di questa scena sta nella sua forza simbolica: Jennifer non risponde alla violenza con la violenza, ma sceglie l'amore e gli umani si sentono minacciati da questo amore che non possono non comprendere perché troppo distanti da quella connessione che Jennifer ha con la natura e le sue creature che la abitano, anche con le più piccole al mondo.
Da sottolineare che in queste scene la bellezza suggestiva del cambio di luci della fotografia, l'accrescersi dei suoni naturali del fruscio degli alberi, del vento e degli insetti, le musiche gotiche dei Goblin, sono tutti elementi stilistici che intervengono con delicato incanto quando le facoltà telepatiche della protagonista si schiudono all'interno della pellicola.
Il finale del film è spiazzante ma originale, seppur molte domande attorno al giallo dell'assassino rimarranno senza risposta, il cerchio attorno alla vita della protagonista si chiuderà con grandi perdite. L'assenza di risposte alle indagini per molti spettatori potrà sembrare una lacuna, ma questa è una caratteristica ricorrente nel cinema di Dario Argento; tentare di conoscere e interpretare gli aspetti psicologici che scatenano la ferocia del serial killer rimangono del tutto secondari perché semplificativi, in quanto il male, o meglio il "problema del male" nel cinema di Argento rimane un campo misterioso all'interno di un territorio occulto, come i poteri psichici della protagonista.
L'unica certezza è che gli animali non umani sono i veri protagonisti del film insieme alla giovane protagonista e che insieme lotteranno per l'affermazione del bene, ma se vinceranno o meno lo saprete solo guardando questo film.
In conclusione Phenomena è una fiaba dark dalla toccante impronta antispecista, con i suoi 35 anni alle spalle, dimostra al mondo ancora la sua grande attualità e bellezza. E allora non può sorprenderci se lo stesso Argento ha dichiarato che è il suo film preferito tra quelli che ha girato fino ad oggi. 


Il film è disponibile in streaming su Rai Play.

2 commenti:

  1. Ultimo capolavoro assoluto di Dario Argento, poi è caduto in progetti non all'altezza delle sue opere migliori, ti consiglio di vedere profondo rosso che è il suo capolavoro assoluto

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    1. Profondo Rosso l'ho visto, ma preferisco decisamente Phenomena e Suspiria.

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